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Piero Manzoni

1933 Soncino bei Mailand
1963 Mailand


L’artista italiano Piero Manzoni nasce il 13 luglio 1933 a Soncino (Cremona) e cresce a Milano. Durante le vacanze estive che trascorre con i genitori ad Albisola (Liguria) conosce il pittore e scultore Lucio Fontana (1899 – 1968). Manzoni inizia a dipingere nel 1950. Inizialmente dipinge paesaggi e ritratti di tipo tradizionale.
Frequenta un corso di giurisprudenza presso l’Accademia di Brera a Milano che interrompe nel 1954. Lo stesso anno inizia a studiare arte e filosofia a Roma e nel 1955 continua gli studi a Milano. Già nel 1953 riceve lezioni private di pittura. Ispirato dai pittori Alberto Burri (1915 – 1995), Lucio Fontana e Jean Fautrier (1898 – 1964), dal 1954 Manzoni sperimenta l’uso di nuovi materiali come il gesso, i colori ad olio e lo smalto. Lo stesso anno firma il "Manifesto per la scoperta di una zona d’immagini".
Nel 1955 sottoscrive il "Manifesto per una pittura organica" e il "Manifesto contro lo stile". Inoltre, entra a far parte del "Gruppo nucleare" insieme a Fontana e partecipa alla mostra "Movimento arte nucleare" presso la Galleria San Fedele a Milano.
Nel 1957 realizza i primi "Achromes", tele bianche imbevute e trattate con il gesso.
Nel 1958 inizia a collaborare con i giovani artisti Enrico Castellani (* 1930) ed Agostino Bonalumi (* 1935). L’anno successivo viene pubblicato il primo numero della rivista dell’Avanguardia "Azimut" in cui si cerca di stabilire una relazione fra arte e poesia. Castellani e Manzoni dirigono assieme la Galleria Azimuth, aperta nel 1959.

Contemporaneamente Manzoni lascia il Movimento nucleare. Realizza le prime sculture pneumatiche. Mantiene una comunicazione vivace con artisti come Almir da Silva Mavigner (* 1925), Paul Wember, Arthur Köpcke (1928 – 1977) nonché con i gruppi "Enne" e "Motus".
Manzoni firma il manifesto "Consumazione dell’arte dinamica del pubblico, divorare l’arte" il 28 luglio 1960 a Milano. Firma uova sode apponendovi le sue impronte digitali e le distribuisce al pubblico che le consuma sul posto. L’anno successivo firma corpi viventi, le cosiddette "Sculture viventi".
Sempre nel 1961 crea la cosiddetta "Merda d’artista", mettendo 30 grammi delle sue feci in 90 lattine. Quest’azione provoca un enorme scandalo e lo rende famoso. Nel 1962 Manzoni intraprende un viaggio in Germania, Jugoslavia, Belgio ed Olanda.
Muore il 6 febbraio 1963 all’età di 29 anni nel suo atelier in Via Fiori Chiari a Milano. Dopo la sua morte, le sue opere vengono esposte alla "documenta 5" di Kassel e nel 1972 alla Biennale di Venezia.


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