La definizione "Biedermeier" indica nei territori di lingua tedesca l´epoca che va dalla Restaurazione fino ai moti del ´48 (marzo 1848). Originariamente era lo pseudonimo di una figura popolare comparsa sulla rivista "fliegende Blätter" (fogli volanti), con caratterizzazione negativa. La delusione seguita allae guerre di liberazione e l´assetto di ripristino sociopolitico limitativo per la borghesia portano quest´ultima a ritirarsi nella sfera privata. La situazione generale si riflette anche in arte: il Biedermeier dapprima specializzato nell´artigianato, si estende anche alla Pittura ed alla Letteratura.
In arredamento si contrappongono alla sontuosità dello stile impero linee più sobrie e materiali pregiati a superficie liscia. Si prediligono legni chiari a volte arrichiti da preziosi intarsi, la decorazione è contenuta, pur senza rinunciare a colonnine, palmette, motivi floreali, mentre si evitano perentoriamente le dorature e gli ornamenti egizi dell´impero. In Pittura questa semplicità si riflette nella chiarezza compositiva, per lo si sceglie il quadro di piccolo formato, destinato a spazi privati. Correlativamente la tematica verte su scene di vita familiare. Il dipinto d´occasione raggiunge il suo massimo sviluppo. Le rappresentazioni apparentemente armoniche implicano tuttavia un significato più profondo, soprattutto per lo Spitzweg. L´immagine dell´identità di uomo e natura va portata all´assurdo; i motivi romantici sono trattati con ironica distanza tanto che l´opera di questo artista acquista senz´altro carattere critico nei confronti della società. Nella moda sono tipici gli abiti con ampia gonna a balze e vita alta allacciata. Gli uomini portani il frack, panciotto, la tipica camicia dal colletto alto ed il cilindeo.
Gli artisti più importanti sono: Eduard Gärtner, Johann Peter Hasenclever, Georg Friedrich Kersting, Franz Krüger, Ludwig Richter, Moritz von Schwind, Carl Spitzweg, Ferdinand Georg Waldmüller, Franz Xaver Winterhalter.
ARTE MERCATO:
Al momento nessun oggetto disponibile per questa categoria.